Archivio mensile: Giugno 2020

Un ottimo calzone

Trefor Cafe Ristorante Via Trivulziana 8 San Donato Milanese

Molto attenti al distanziamento dei vari commensali ed accorti nell’applicare alcune misure: ad esempio la possibilita’ di fotografare con il cellulare il menu in modo da evitare il cartaceo. Ho scelto un calzone e credo che alla prima occasione faro. il bis.
Molto buono e presumo fatto in casa il tiramisu’.
Prezzi contenuti e buon servizio.

Un piacevole pranzo cinese

Ci siamo accomodati a pranzo in terrazzino e credo che siamo stati gli unici clienti.
Iniziamo con due involrini primavera, a cui abbiamo fatto seguire due secondi sivisi con mia moglie. Il primo era del maiale in agrodolce, guarnito da verdure varie ed il secondo gamberetti alla griglia. Abbiamo poi ordinato anche una porzione di riso cantonese. Una mezza birra Moretti. Servizio accurato da parte della (credo) proprietaria. Conto di poco superiore ai 20 € per persona. Tutto molto fresco e gradevole. Era il primo ristorante dopo la chiusura ed abbiamo particolarmente gradito.

“La Natura e il suo valore” Vivaldi

Antonio Vivaldi Le quattro stagioni da Il cimento dell’armonia e dell’invenzione
Concerto n. 1 in mi maggiore op. 8 RV 269 “La primavera”
Concerto n. 2 in sol minore op. 8 RV 315 “L’estate”
Concerto n. 3 in fa maggiore op. 8 RV 293 “L’autunno”
Concerto n. 4 in fa minore op. 8 RV 297 “L’inverno”
Orchestra d’archi I Pomeriggi Musicali
Direttore e violino solista Stefano Montanari

L’intento è celebrare «La natura e il suo valore», come recita il titolo scelto , e non ci potrebbe essere modo migliore di ripartire delle gioiose note della Primavera. Sono visibilmente emozionati i musici, quasi come fossero ad una sorta di secondo debutto. È emozionato anche Stefano Montanari che li dirige con il suo violino e che con il suo abbigliamento da metallaro ricorda quasi un Rob Halford, proprio come Nigel Kennedy – un altro grande anticonformista interprete di Vivaldi: sarà un caso? – ricorda un Johnny Rotten.

Non si può negare, la comprensibile emozione fa apparire un po’ di ruggine: perché ricominciare a suonare dopo tre mesi di forzato silenzio non è facile neanche per dei musicisti rodatissimi, neppure se il repertorio è arcinoto. Il tutto è più della somma delle sue parti, e di tempo per le prove d’ensemble non ce ne deve essere stato molto. Insomma, affiora qua e là qualche imprecisione, qualche intonazione un po’ calante, qualche piccola sbavatura che tuttavia non riesce a scalfire di una virgola il momento magico che tutti i presenti – musicisti, addetti ai lavori, pubblico – stanno aspettando, il momento del ritorno alla musica dal vivo.

Sicché la voglia di suonare predomina, e la catarsi si realizza comunque: Montanari nei momenti di grazia sa emettere dei trilli che sembrano proprio quegli uccellini che Vivaldi aveva inserito in partitura, un gran gusto per gli abbellimenti e un’incessante ricerca dell’effetto migliore ricorrendo a tempi rubati o colori particolari sperimentando con le dinamiche oppure suonando col legno.

Non difetta né di estro né di originalità il violinista e direttore d’orchestra, cosa che magari può scontentare i più filologi e i conservatori della tradizione. Tutti gli altri possono chiudere un occhio (anzi un orecchio) e godere dell’energia che l’ensemble riesce a infondere in queste Stagioni vivaldiane.

Perché forse in questo momento la musica suonata passa non tanto in secondo piano (giammai!), ma un passettino a lato, magari sì: ripartenza è la parola importante, e la musica affluirà spontaneamente. Conta ricominciare. In sala il pubblico decimato, o quasi (un seggiolino occupato ogni due liberi, una fila sì e una no).

Buona la prima (venti volte che contano)

IL libro si legge d’un fiato. La scrittice e’ attualmente responsabile della Comunicazione presso la Bocconi.

Attraverso le prime volte significative, la Fabienne ripercorre I suoi 40 anni, ambientandoli a Milano.

Nel leggere le prime esperienze il lettore comincia a ripercorrere quando da lui vissuto e riaffiorano ricordi oramai archiviati nella propria memoria remota.

La protagonista Maia e’ laureata in lettere  ed e’ ammirevole lo stile narrativo. Italiano forbito e molto spesso vocaboli ed espressioni che richiedono una ricerca supplettiva, cliccando sulla voce e vedendo apparire il significato su dizionario o Wikipedia.

Faccio qualche esempio: appiovrare, borborigmo, eufonica, ucronia ecc.

Inoltre sci sono anche delle espressioni che fanno davvero scompisciare dalle risate: “ Uno con la faccia arcigna e un perenne palo nel culo” e “ Sguardo spermatico”.

Molto interessante: “Il primo esame all’universita’”. Spesso non si da’ grande importanza a questo primo esame, privilegiando nella prima sessione  materie piu’ complesse e se il voto non e’ alto , finira’ per condizionare tutti gli esami a venire.

Attendo con curiosita’ la prossima fatica letterraria di questa eccellente scrittrice.

Il Muro di Berlino

https://sites.google.com/cdnis.edu.hk/leeromanopypx/home

Desidero postare questa tesina di mio nipote dodicenne Lee, non solo perche’ ritengo sia una ottima ricerca, ma anche per la metodologia usata.

Appaiono infatti video, testimonianze con traduzione in contemporanea ed anche una descrizione metodologica che l’interessato, che vive a Hong Kong, ha utilizzato.