Archivio mensile: Gennaio 2022

I Leoni di Sicilia – Stefania Auci

Un libro storico che ti fa vivere la determinazione e l’indomita forza di volonta’ dei Florio. Da una situazione di lavoro molto duro, emigrando in Sicilia da un paesino calabro, sono riusciti a creare un impero. Vincenzo, il protagonista diventa uno dei piu’ importanti imprenditori dell’ isola e subisce, persino da chi aiuta finanziariamente, il disprezzo per le umili origini. Giulia, sposata solo quando gli ha dato un maschio dopo due femmine, affascina per essere sempre rimasta fedele al marito e per l’amore che gli ha dedicato. La cornice storica ( fine ‘700 al 1870 circa) inquadra anche i vari moti che si sono succeduti in  Sicilia fino alla spedizione di Garibaldi. Durante questi sconvolgimenti sociali, i Florio hanno rischiato di perdere tutto cio’ che avevano realizzato. Assolutamente va proseguita la lettura con “L’ Inverno dei Leoni” della stessa autrice.

Pomeriggi Musicali 15 gennaio 2022

Molto piacevoli le nove brevi esecuzioni di Sibelius.

La vera sorpresa e’ avvenuta nella seconda parte, allorche’ ha suonato divinamente al violino Andrea Obiso. Il pubblico al termine gli ha tributato una serie di sentitissimi applausi. Anche il pezzo poi concesso da assolo, ha avuto successo.

Di seguito una breve biografia dell’artista.

Andrea, primo violino nell’elite della musica

Obiso, di Palermo, ha vinto un concorso per l’orchestra romana di Santa Cecilia

 

Andrea Obiso, 25 anni, originario di Palermo, è da poco diventato il primo violino dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, una delle più antiche istituzioni musicali nel mondo, fondata addirittura nel 1585. Si affianca a Carlo Maria Parazzoli. Il suo debutto è avvenuto all’Auditorium del Parco della Musica di Roma in un concerto diretto dalla finlandese Susanna Malkki con un solista anche lui giovanissimo: il pianista Alexander Malofeev.

Il primo approccio alla musica, come racconta Balarm, avviene a 7 anni, quando il ragazzo, ancora bambino, mette piede al Conservatorio. Amplificata da quella dei genitori (la mamma è pianista, il papà violinista), la passione si amplifica. Così, ad appena 14 anni, dopo aver debuttato da solista nell’Orchestra Sinfonica Siciliana, Obiso si diploma in Musicologia al conservatorio “Scarlatti” di Palermo con menzione d’onore. Un titolo che qualche tempo dopo, e sempre pieni voti, conseguirà persino al conservatorio di Maastricht, in Olanda.

Obiso, che nel tempo libero si dedica alla pesca con gli ex compagni di scuola palermitani, è stato tra i più giovani allievi ammessi all’Accademia Musicale Chigiana di Siena, nel 2016, dopo essere stato notato come talento dal celebre violinista Boris Belkin, suo mentore. Poi arriva il grande viaggio negli States, dove Andrea frequenta il “Curtis Institute Of Music” di Philadelphia nella classe dei maestri Aaron Rosand e Midori Goto. Obiso vive tuttora nella città di Balboa, dove insegna come coach alla NY University. Il 18 gennaio scorso, però, la grande notizia: Obiso si aggiudica il concorso di violino di spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha battuto la concorrenza degli altri 80 violinisti in gara. “Questa audizione è stato davvero frutto del caso – ha spiegato a Balarm – perché, da pochissimo, uno dei due leader dell’orchestra aveva deciso di abbandonare la sedia per motivi personali e così l’Accademia ha bandito il concorso per riempire la poltrona vacante. Il mio obiettivo è quello di diventare un musicista sempre più completo, in tutti gli ambiti della musica. Saper essere poliedrici è fondamentale perché la flessibilità è una caratteristica che aiuta sia nella vita personale sia nella musica ad esprimersi liberamente”.

 

Paolo Mandarà

L’Inverno Dei Leoni. La Saga dei Florio. Stefania AUCI.

È incentrato sulla storia della famiglia Florio in Sicilia, tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX. Incedibile il vissuto di questa grande famiglia la cui fortuna iniziata dal nonno, viene fortemente espansa dal figlio ed infine l’ultimo discendente Ignazio, don Giovanni impenitente, sperpera il patrimonio e chiude , senza eredi maschi, questa drammatica storia. Acuta analisi del periodo in questione , la scrittrice ricostruisce anche il quadro poltico dell’epoca. La famiglia, all’epoca del suo massimo fulgore , riceve molti regnanti dell’epoca e partecipa in primo piano alla brillante vita dell’ aristocrazia palermitana ed europea. Impressionante la complessita’ e dovizia della bibliografia a cui la Auci, nei vari anni di lavoro, ha attinto. Si ripete lo schema di alcune grandi famiglie andate in rovina poi per la dissolutezza di un ultimo discendente.