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Falconeri Cashmere Milano

Falconeri

Il negozio, specializzato in pullovers di cashmere, si trova a pochi passi dal Duomo in Galleria Pattari.

Iscrivendosi al Falconeri Club si hanno degli sconti molto interessanti e si ottengono poi punti per ulteriori iniziative.

Prodotti di classe in vasta gamma.

19 novembre 2022 Repubblica

L’INTERVISTA

Sandro Veronesi “La mia sfida rendere il cashmere democratico”

Quando siamo partiti il nostro sogno era mettere un computer su ogni tavolo”, ha detto il fondatore di Microsoft; il mioè dare a ogni italiano almeno un maglioncino di cashmere». Sandro Veronesi, il presidente del Gruppo Calzedonia, cita Bill Gates ma veste alla Steve Jobs: con un dolcevita nero firmato Falconeri, brand acquisito nel 2009 con un ambizioso obiettivo: più cashmere per tutti. Allargare cioè il mercato puntando su prezzi democratici e su una filiera interamente controllata e per di più sostenibile. Il che suona come un ossimoro, visto che si parla di capi fatti con fibre che arrivano dalla Mongolia. Per capire siamo andati nello stabilimento di Avio, paesino con poco più di 4mila anime stretto tra le montagne trentine in cui viene lavorata la preziosa fibra Duvet, la lana più sottile e pregiata delle capre dell’Asia orientale. «Per realizzare un maglione servono due capre che vengono non tosate, ma pettinate per raccogliere il sottovello, la parte più morbida del pelo», racconta Veronesi prima di addentrarsi tra i numeri del brand. Falconeri produce 2 milioni e mezzo di capi all’anno, di cui 2 milioni in cashmere, ma vuole produrne molti di più ampliando un mercato che sembra non risentire delle conseguenze della guerra in Ucraina né della pandemia: «Le esportazioni continuano perché i nostri capi sono sotto i 300 euro, non soggetti a misure restrittive comebeni di lusso», spiega il presidente.
Quanto alla pandemia, ha abituato le persone a un certo stile cozy che con la maglieria e il cashmere si sposa bene: «Dopo mesi trascorsi in casa con capi sportivi indosso, la gente apprezza la comodità e non vuole più abiti rigidi, formali. Abbiamo incluso in collezione delle tute e stanno andando molto bene. Il cashmere è sempre stato considerato bello e caldo, ma caro. Noi l’abbiamo reso accessibile. Ci siamo posizionati nel mezzo tra il lusso, di cui il cashmere fa parte, e la maglieria, di costo ridotto», spiega Veronesi, mentre gira tra le postazioni delle sue operaie, al lavoro sulla rimagliatura.
«Se vi chiedete come sia possibile far pagare un cashmere 149 euro, la risposta non è ‘produrlo in Cina’, ma il contrario: i nostri camion partono dalla Mongolia e arrivano a Biella per la filatura, ad Avio il filo diventa maglione e a Gissi, in Abruzzo, viene confezionato. Vogliamo togliere alla Cina anche il ruolo di intermediazione per andare a prendere la materia prima direttamente al pascolo». Falconeri sta per riuscire a controllare l’intera filiera, dalla capra al cliente finale, grazie a un’operazione di 20 milioni di euro che gli garantirà un approvvigionamento diretto: «Costruiremo un impianto di raccolta prendendo accordi con le cooperative di pastori per ottenere le fibre migliori e garantire condizioni eque a persone stanche di veder guadagnare chi rivende il loro cashmere. I commercianti cinesi hanno contatti con i compratorioccidentali, quindi sono loro a fare il prezzo; è interesse del governo mongolo invitare aziende come la nostra a investire nel Paese per tagliarli fuori e promuovere l’economia locale».
Così arriviamo al cliente finale e con lui a un punto cruciale: la GenZ è in linea teorica il target più sensibile a questo nuovo concetto di cashmere sostenibile, eppure ne resta distante.
La sfida per Falconeri è attrarre i giovani verso un prodotto che non considerano loro: «I nostri clienti sono al 70 per cento donne dai 45/50 anni in su. I giovani sono spaventati dalla spesa e dalla cura che si pensa sia dovuta a questi capi. A torto: basta lavarli spesso, in acqua fredda e con saponi delicati». Oltre al lungo ciclo di vita, il cashmere diventa sostenibile «se è prodotto con pratiche che riducono l’impatto ambientale e garantiscono l’adeguatezza del ritorno economico a tutti i partecipanti della catena di fornitura», spiega Veronesi.
Garantirlo è compito della Sustainable Fibre Alliance (SFA) cui Falconieri ha aderito nel 2019.
La conquista della GenZ è comunque un obiettivo sul lungo periodo per il brand, che al momento punta tutto sul raggiungere, grazie all’investimento sulla filiera sostenibile, 200 milioni di fatturato contro i 125 dell’anno scorso. E questo nonostante il clima sempre più caldo, che non favorisce l’uso del cashmere.
Veronesi è determinato: «Per fare l’imprenditore oggi ci vuole un buon grado di incoscienza».
Sopra, un modello della collezione

DI DI EVA GRIPPA

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Alta Moda Uomo Palermo

Passeggiando nel centro, vengo attratto da questa vetrina di moda maschile.

Siamo in periodo di saldi, ma non c’e’ al riguardo alcuna indicazione.

Scelgo, tra varie proposte, un costume da bagno a calzoncino.

Chiedo poi di vedere qulache bermuda. Ne trovo uno che mi piace e il premuroso commesso mi vuol far provare un capo analogo di Loro Piana. Davvero eccezonale, ma il prezzo mi scoraggia (460€!).

All’atto di pagare mi applicano un forte sconto pari a circa il 30%.

Negozio di eccellenza.

Alta Moda Uomo Alongi – Palermo

Indirizzo

46, Via Ruggero Settimo, 90141 – Palermo PA

Eccellenze Calabresi

Da il Tritagonista Elvia Gregorace:

Con Termine Grosso si intende una località storica in provincia di Crotone, dentro la quale, un tempo, sorgeva un’azienda cerealicola e zootecnia di bovini da latte, pecore e cavalli. Oggi questo suolo sembra essere vocato al vino. Tante le generazioni che si sono succedute dall’incontro di due famiglie: Giglio e Verga. Attualmente ad avere in mano l’onerosa eredità sono Antonio e Patrizia che si auspicano di lasciare a Fabrizio e Maria Pia qualcosa che possa durare per sempre e li leghi ancora di più alle loro radici. Paulo Coelho sostiene : “L’individuo che non onora la propria terra, non onora se stesso”. Forse è proprio per questo che Antonio e Patrizia al termine dell’università hanno deciso di tornare al Sud. Una vocina sussurrava loro che bisognava creare, generare, non solo prole ma altro… I vigneti occupano una superficie discreta, il clima è caratterizzato da elevate escursioni termiche, il vento sempre presente. Gli acini sono selezionati singolarmente e solo i migliori giungono in cantina per dare  vita a eccellenti calici. Svariati i vini e tutti con sfumature differenti comunemente considerati armonici, equilibrati e schietti. Si parte dal gradevolissimo giallo tenue di Madama Giovanna 2015, nettissimo l’aroma di pera matura su uno sfondo di miele millefiori. Corrispondenza tra naso e bocca. Minerale, fresco e beverino. Per chi snobba in modo ingiusto i vini rosati, il Gaglioppo esprime la sua personalità in Luna Piena 2015 dal chiaretto brillante. Roteando il bicchiere gli archetti permangono, precursori di un profumo audace, nettissimo il sentore di lampone su uno scenario di spezie dolci come il coriandolo. Il sorso è appagante, paffuto il sapore, eccellente la morbidezza, probabilmente risultato anche della criomacerazione. Elegante, dai tannini vellutati, dal sentore di melagrana e liquirizia , rammenta subito la scatola di sigari Don Fabrizio 2014. Per essere compreso ci vuole tanta pazienza, proprio come la piccola Maria Pia, è a lei che si ispira il Giglio Nero 2014; rosso rubino intenso, necessita di tempo per lasciarsi andare, utilizzati solo acciaio e vetro, perché bisogna degustarlo senza alcun filtro: è così com’è; pepe nero, noce moscata sono lo scenario di amarene sotto spirito, finale leggermente amaricante. Chi, invece, è estroverso è Frisio: fragola, ribes e balsamicità invadono l’olfatto in modo entusiasmante; in bocca la carruba ha un immediato sopravvento, equilibrato e persistente. Complesso il naso di Gocce di Frisio 2014: l’unghia piaciona violacea attrae la vista, invita al sorso, essenze di chiodi di garofano, noce moscata, vaniglia si alternano. In bocca? Prugna matura e uva sultanina. Ancora più ampio è il Crete del Falco 2012 ( Gaglioppo 55%, Merlot 15%, Cabernet Sauvignon 15%, Cabernet Franc 15%). Rosso impenetrabile, emana sentori di vaniglia, cannella, curcuma, marmellata di fragole. In bocca è masticabile, voluttuoso, rammenta le ciliegie sotto spirito e sentore erbaceo di rabarbaro. Coniuge perfetto per piatti di carne elaborati. New entry della cantina è Donnanò 2015. Il nome prende spunto dalla madre di Antonio: Donna Eleonora, più nota come Nora. Femmina discreta, ma di polso, ha seguito la famiglia mai in modo invadente. Lo Zibibbo è il protagonista. Colore vivo, pepe bianco, margherite, vaniglia e miele stuzzicano l’olfatto. Appagante per le papille , di buona acidità, beverino, ricorda la pesca gialla. Particolarità? L’affinamento avviene in barrique di acacia e soprattutto primo vino in anfora della regione.

L’enologo? Giuseppe Liotti, uno dei pochi conoscitori della regione. Occupa la sua professione con serietà e passione. “Incontri migliaia di persone, le tocchi e non accade niente. Poi ne incontri una che nemmeno sfiori e la tua vita cambia. Per sempre”. Forse è proprio da un incontro che Antonio, Patrizia e Giuseppe hanno deciso di trasformare un piccolo sogno in tanti calici passionali e diversi…

OROBLU’ LIBERTI

Sito in Via Ponte Vetero 9  Milano: www.oroblu.it

In vetrina ha dei costumi da bagno molto belli  a prezzi che non superano i 100 €. Inoltre sottoscrivendo la tessera si ottiene subito uno sconto del 10%. E’ anche disponibile il catalogo di Liberti che contiene anche dei costumi molto interessanti.

Formaggio eccellente

  Caseificio Pennar (Asiago)

Un piacere osservare la vetrina di esposizione e gustare degli assaggini. Acquisto dell’ottimo asiago fresco e dei bocconcini di mozzarella freschissini e gustosi. Sicuramente ritorneremo per provare altri prodotti

BRICS

Sito in galleria Vittorio Emanuele, è specializzato in valigie, borse e portafogli.

In genere i prezzi non sono esorbitanti. Spesso ho comprato per regalo portafogli sia uomo che donna o qualche borsa.

(Excelsior Food) EAT’S Italia

Il negozio e’ in via Passarella cioè una traversa  di Corso Vittorio Emanuele. E’ ubicato ai piani -1 e 2. Gourmet con prelibate delicatezze ed ampia scelta vini, anche se abbastanza caro. Si trovano le paste più prestigiose di grano duro.

Brooks Brothers

WWW.brooksbrothers.com

Fidelizzazione: appena si sottoscrive la friendship card, viene riconosciuto uno sconto del 10%. Inoltre nella settimana del proprio compleanno viene applicato ulteriore sconto di pari importo anche se si acquistano prodotti in saldo. Sono cliente da diversi anni e devo costatare che la qualità e’ ottima.

Boggi

www.boggi.com

Catena di negozi uomo oramai molto diffusa. Mi sono trovato molto bene con i pantaloni casual, a prezzi decisamente abbordabili e soprattutto di buona qualità.

Durante la settimana del compleanno, praticano uno sconto del 10%.