Ristoranti Mondo
Un’ottima trattoria
La Pollena Via Correggio,6 Milano
Locale con arredo sobrio. Colpisce l’acquario con i pesci in mostra e dallo stato degli occhi si capisce che sono freschi. Conduzione esclusivamente cinese, attenta gentile ed efficiente. Buona la carta dei vini. Scelgo un ottimo Roero Arneis del 2022 Abbona Dogliani. Come anripasti; frittura mista calamari.gamberi e triglie. Spaghetti alle veraci e bottarga di muggine.
Paghiamo 30 € a testa. Ottimo rapporto qualita’/ prezzo. Tornero’ sicuramente anche per [provare le pizze,
L
Un’ ottima trattoria
Trattoria del Grappolo d’oro . Via Vado la Schiappa 18 03012 Anagni (FR) 0775 961491
Veniamo serviti dalla proprietaria sig.ra Michela che ci tratta con un garbo unico.
Ottimo il Capretto. Favoloso il ” cacio e pepe ” degno della migliore tradizione regionale.
Locale molto gradevole. Buon rapporto qualita’/prezzo.
Ristorante elegante e di classe
Al Mozzo Via Marghera 22 Milano
Appena entrati, si nota l’accuratezza con cui sono apparecchiati i tavoli e l’ ambiente piacevole. In una vetrina si possono notare alcune varieta’ di pesci e gli occhi sono lucidi, segno della freschezza del prodotto. Scelgo un rombo che mi viene servito ai ferri. Provo pero’ un paio di calamari, gamberi e verdurine fritte e devo dire che sono davvero eccezionali. Buono il vino bianco della casa. Molto buono il millefoglie con guarnizione di frutti di bosco. Servizio molto accurato.
Replay buon ristorante in pieno centro
Piazzetta Pattari, 2 Milano.
Attraverso The Fork abbiamo prenotato, acquisendo uno sconto del 20%. E’ sito a pochi passi dal Duomo, quindi comodissimo.
Locale gradevole con un ottimo servizio. Ordiniamo una margherita da dividere in quattro come antipasto. La pasta e’ molto sottile e gli ingredienti sono di qualita’.
Forno a legna. Ordino un ottimo primo compasto da cavatelli con fagioloi e patate. Buono il vino della casa: un calice di chianti. Infine un millefoglie con ottima crema.
Rapporto qualita’ prezzo decisamente buono. Torneremo senz’altro
Sagra della Polenta
L’evento ha avuto luogo in Piazza della Pieve a San Donato Milanese. E’ stato allestito un gran tendone e all’interno numerose panche.
Ecco il menu’:
Polenta carbonera servita dopo che la sapiente maestria dei polentieri di Storo abbia unito con forza gli ingredienti che la compongono all’interno dei giganteschi paioli. La ricetta si compone di farina gialla rigorosamente di Storo, burro di malga, spressa di malga stagionata, spressa di malga tenera, Trentingrana, pasta di salame, vino e pepe.
E’ un piatto unico, che per la sua ricchezza e la sua sostanza deve essere gustato senza ulteriori salse, sughi o condimenti.
Polenta classica accompagnata dal cinghiale, dal brasato, dalla “cavalina”, dal cotechino, dal merluzzo fritto, dalla raspadura, dalla salsiccia, dal gorgonzola o dai funghi.
Ho scelto la Polenta Carbonera e devo dire che e’ stata davvero molto buona. Annaffiato il tutto con una Bonarda, degna accompagnatrice.
In fondo c’era la cassa che rilasciava un biglietto con un numero progressivo, che dopo alcuni minuti veniva comunicato tramite altoparlanti e gli interessanti passavano a ritirare
abbondanti porzioni di polenta e le bibite prescelte. Insomma un’ottima organizzazione e prezzi modici. Da ripetere l’anno prossimo.
Un locale di classe
Casa Lucia Via C. Ravizza Milano
Molto bella la parete sul fondo su cui sono inserite bottiglie dei migliori vini: Sassicaia, Brunello, Barolo etc. Inizialmente dividiamo una porzione di mortadella, accompagnandola con tranci di pizza. Molto buona la tartara ed infine una chase torte con sopra una salsa di lamponi. Chianti Frescobaldi Peppoli: buono. Servizio attento e professionale.
Di sabato locale pieno fino all’ultimo tavolo. Conto salatino.
Ristorante Calabrese
Ne ignoravo l’esistenza, ma ne sono rimasto piacevolmente sorpreso
Antipasto con puntarelle, crostino induia ( moderatamente piccanre), bufala freschissima e un superbo assaggio di caponata. Pasta fatta in casa con gamberetti e verdurine ed infine a pezzetti un semifreddo.
Buon servizio e conta da trattoria.
Officina del Riso Cadore Milano
Ho individuato questo ristorante tramite The Fork, Era tra quelli che avrebbero praticato uno sconto del 50%, bevande escluse. Seguendo poi le recensioni di tripadvisor, ho provato un Gunkan alla carbonara ( un piccolo sushi ripieno di riso) Quindi ho diviso con mia moglie tre fiori di zucca anch’essi ripieni di riso e caramellati all’esterno. Entrami direi molto buoni. Ordinato poi una bottiglia di ottimo lambrusco.
Quindi un gradevole riso Fume’. Infine abbiamo concluso con un tiramisu’ e una meringa al mascarpone. Il locale e’ ben arredato con tavoli a cui era appoggiata un lastra di legno. Servizio premuroso e professionale da parte di giovani camerieri. In quattro abbiamo pagato 25 € a testa, dedotto uno sconto pari a 50€. Credo che ritornero’ sia per guastare una pozione intera di Gunkan che il riso allo zafferano zafferano con aggiunta di trito di cervo.
Afternoon Tea in the Dining Domes
Presso il RAC ( Royal Automotive Club) sede di Epsom, e’ stato servito un ottimo Afternoon Tea.
In particolare segnalo gli Scones (v. secondo piatto nella prima foto) davvero squisiti.
Deliziose focaccine, panini al tè e torte sono il segno distintivo di un tè pomeridiano, servito a metà pomeriggio. Un high tea, tuttavia, include piatti molto più sostanziosi, come carne, pesce e piatti a base di uova, nonché pane e dessert, e viene offerto in prima serata.
Il nome ‘high tea’ non era un riferimento alla classe superiore, ma molto probabilmente si riferisce al fatto che è tradizionalmente gustato mentre si è riuniti attorno a un tavolo da bar o seduti a un tavolo da pranzo, piuttosto che su una poltrona bassa o un divano. Secondo Il blog di cucina di NPR, The Salt , l’high tea è nato tra la classe operaia. Agli operai delle fabbriche e ai droni degli uffici veniva spesso negata la pausa pranzo e, naturalmente, sarebbero morti di fame entro la fine della giornata. Si precipitavano fuori dal posto di lavoro per mangiare. Prendevano il tè, insieme a cibi veloci come torte salate britanniche, salumi, formaggi e abbondanti piatti caldi, motivo per cui si è guadagnato il soprannome di ‘tè di carne’. Oggi, l’high tea di solito si svolge ancora durante le ore dopo il lavoro tra le 17:00. e 19:00
Per quanto riguarda il tè pomeridiano, The Salt cita Bruce Richardson’ libro, Una storia sociale del tè quando dicono che la pratica è iniziata con la duchessa Anna Maria Russell di Bedford che si è trovata affamata tra pranzo e cena. Ha iniziato a far preparare dal suo staff quello che equivale a uno spuntino molto raffinato, intorno alle 15:00 o alle 16:00, che era abbastanza tardi durante la giornata da stimolare l’appetito e abbastanza presto da non rovinare la cena. Beveva tè e mangiava stuzzichini leggeri come panini con uova e crescione o salmone affumicato (senza crosta, ovviamente) e focaccine, torte da tè e biscotti. La duchessa ha invitato gli amici al tè pomeridiano e non appena si è sparsa la voce su questo nuovo hobby del Downton Abbey- aristocrazia esca , tutti volevano partecipare al divertimento sofisticato ed è diventata la cosa alla moda da fare nel pomeriggio. Contrariamente all’high tea, questa nuova attività di high brow veniva talvolta definita ‘low tea’ perché le signore e i signori della classe superiore sorseggiavano il loro tè dalle loro tazze di porcellana mentre sedevano su comode poltrone basse.