Teatro

Serata Polacca

Auditorium laVerdi Milano 17/11/2019

In occasione del Centenario della Riconquista dell’ Indipendenza Polacca.

Programma:

Arcangelo Corelli Sonata in Re minore op. 5 n. 12 “La Follia”

Ludwig van Beethoven Sonata per violino e pianoforte n. 5 in Fa maggiore op. 24 “La Primavera”

Ignacy Paderewski Sonata per violino e pianoforte in La minore op. 13

Henryk Wieniawski Pieśn Polska op.12 n.2 “Canto Polacco”

Henryk Wieniawski Obertas op. 19 n. 2 “Danza Popolare”

Henryk Wieniawski Scherzo-Tarantella op. 16

Interpreti:

Splendida serata in cui si sono esibiti con grande maestria due giovani musicisti polacchi.

Concerto Inaugurale Pomeriggi Musicali

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n,9 in re minore per soli, coro e orchestra op.25

Direttore James Feddeck

Coro Costanzo Porta

Maestro del coro Antonio Greco

Soprano Cinzia Forte

Mezzo soprano Agostina Smimmero

Tenore Marco Ciaponi

Basso Dario Russo

Orchestra I Pomeriggi Musicali.

Una rappresentazione superba, a teatro gremito fino all’esaurimento posti a sedere.

Magistrale la conduzione del giovane maestro americano. Non e’ stata effettuata la

pausa consueta. Sia i cantanti lirici che il coro hanno performato splendidamente.

Tra il coro,i cantanti e l-orchestra al completo penso che abbiano partecipato circa 100 elementi.

Al termine calorosissimi applausi con ben tre chiamate.

Mantova Teatro Accademico Del Bibiena

Serata ad ingresso gratuito a conclusione dell’Estate Musicale Del Conservatorio.

Brahms

Serenata2 in la maggiore op.16

per piccola orchestra

 

Hindemith

Kammermusik n 4 

per violino e e orchestra da camera op.36 n.3

 

direttore Carla Delfrate

violino Paolo Ghidoni

 

l’ orchestra era composta da giovani del Conservatorio di Mantova e dell’Arrigo Boito di Parma.

La Delfrate ha spiegato anche la complessita’  dei pezzi suonati e la sua conduzione e’ stata superlativa, unitamente alla performance del violinista Ghidoni. Applausi scroscianti per averci regalato una bella serata.

 

 

Il Piacere dell’onesta’

di Luigi Pirandello
con Geppy Gleijeses, Vanessa Gravina
e con Leandro Amato, Maximilian Nisi, Tatiana Winteler, Mimmo Mignemi, Brunella De Feudis
regia Liliana Cavani

Dopo la felice esperienza di Filumena Marturano, Liliana Cavani torna a dirigere Geppy Gleijeses ne Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello.

Una famiglia borghese che, pur di mantenere intatta una parvenza d’onore, simula un matrimonio finto per coprire lo scandalo di una donna (Agata) messa incinta da un uomo già sposato e con un’altra famiglia. Angelo Baldovino, un uomo apparentemente ordinario e privo di doti, su compenso si assumerà l’onere di salvare la rispettabilità d’una casata macchiata dal peccato ma si mostrerà meno insignificante e neutro di quanto si supponeva. Disposto ad accettare la finzione di sposare Agata e riconoscere il nascituro dandogli il suo nome, Baldovino è tuttavia deciso a recitare la sua parte di uomo irreprensibile e onesto fino in fondo, ma apparire onesto, in un mondo che non rende affatto facile esserlo, genera inevitabilmente una serie di complicazioni.

Due grandi attori diretti dalla regista di fama internazionale Liliana Cavani in uno dei più famosi classici del Novecento.

In questa nuova edizione de Il piacere dell’onestà i personaggi sono quello che sono, le disoneste creature dello scrittore siciliano; ma anche gli attori, i loro interpreti sono quello che sono; creature ben diverse, ciascuna con la sua storia, il suo diverso ardore, e la propria onestà di interprete. (…) Ciò che importa nello spettacolo di Cavani, è la limpidezza con cui è trattata la torbida materia. Non solo. Non c’è astrazione di Pirandello che non sia smussata dalla semplice umanità (e tecnica) degli attori. Non c’è rovesciamento che non sia rimesso con i piedi per terra. Merito primo e assoluto di Geppy Gleijeses misurato allo stremo; e poi di Vanessa Gravina, luminosa.
Franco Cordelli – Corriere della Sera

Applausi scroscianti al termine della apprezzatissima performance.Un piccolo incidente: un cellulare ha squillato e Geppy Gleijeses ha ri[reso la recitazione fin dal momento in cui e’ avvenuta l’intrusione del cellulare.

Infine va sottolineata anche l’interpretazioe di Paolo Romano nel ruolo del padre naturale.

Questo e’ vero teatro.

Pe’tr Jlic Chajkowski

Pomeriggi Musicali Dal Verme Milano

Concerto per violino ed orchestra op.35 in Re maggiore

Allegro moderato -Moderato assai

Canzonetta; andante

Finale vivacissimo

Grandiosa performance del Violinista ucrainio Roman Simovic che ha suonato un violino Antonio Stradivari del 1709. Appuaditissimo dal pubblico in sala, quello delle grandi occasioni. Simoivic attualmente ricopre il ruolo di primo violino solista della London Symphony Orchestra.

Suite n, 4 op. 61 in Sol Maggiore “Mozartiana”

Gigue: Allegro

Menuet :Moderato

Preghiera: Andante non tanto

Theem et variations: Allegro giusto

Entrambe le esecuzioni magistralmente dirette da Alessandro Cadario ospite prinipale dell’Orcjestra i Pomeriggi Musicali di Milano.

Si nota all’imbrunire

Silvio ORLANDO


Il fratello ed i figli


Solo e isolatosi volontariamente in una casetta di un paese spopolato, Silvio riceve la visita dei figli e del fratello maggiore. Una riunione di famiglia in occasione della messa in ricordo della moglie, morta dieci anni prima.
Silvio ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave delle quali è il non voler più camminare. Si tratta, per i figli, che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come smuoverlo da questa posizione intristente e radicale. Ma la questione è più sottile: nel suo isolamento Silvio ha sviluppato una certa confusione tra desideri e realtà e, senza confronto con una verità oggettiva, la sua mente ha creato una vita esattamente come l’uomo ha deciso che debba essere. Ma fino a che punto?
Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice, affronta un tema di grande attualità, la “solitudine sociale”,  un male oscuro e insidioso, «un’epidemia di solitudine» diffusa non solo tra gli anziani, ma ormai anche tra i più giovani.

Ottima interpretazione sia di Orlando che del suo team. molti applausi nel finale.

Delitto e Castigo

Delitto/Castigo, adattamento teatrale dell’opera più letta e tra le più amate di Dostoevskij, è qui trasposta in una partitura a due voci, quelle di due attori del calibro di Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio, capaci di trascinare lo spettatore direttamente al fulcro del febbrile conflitto interiore del protagonista.

Un giovane poverissimo e strozzato dai debiti uccide una vecchia e meschina usuraia. Il delitto inconsciamente innesca un conflitto, crea una scissione, uno sdoppiamento. Da una parte c’è il rifiuto del rimorso: il protagonista vuole dimostrare a se stesso di appartenere alla categoria dei grandi uomini dalle idee rivoluzionarie, autorizzati a vivere e agire al di sopra della legge comune perché se pur moralmente condannabili, agiscono per il bene collettivo. Dall’altra, lentamente, affiora in lui la consapevolezza di non riuscire a sfuggire ai sensi di colpa, al terrore di essere scoperto, alla paura e alla necessità di un castigo.

Delitto/Castigo attraverso le due voci, restituisce perfettamente l’ossessione del protagonista e trascina lo spettatore nel flusso del racconto.

uperba interpretazione di Luigi Lo Cascio, che si e’ immedesimato totalmente nel personaggio e di Sergio Rubini che ha interpretato piu’ ruoli, da vero mattatore. Entrambi gli attori rientrano nella ristretta cerchia dei migliori e piu’ appassionati interpreti del nostro teatro. Molto suggestiva la coreografia con degli ondeggianti soprabiti che rappresentavano il popolo in strada e sagace gioco di luci e di effetti sonori. Al termine scroscianti applausi da parte di un pubblico soddisfatto, che ha consentito sei uscite degli attori.

Sergej Krylov interpreta Mendelssohn

Pomeriggi Musicali Dal Verme Milano

Sogno di una notte di mezza’estate, overture op.21

Concerto per violino e orchestra op. 64 in mi minore

Sinfonia n.4 op 90 in La Maggiore ” Italiana”

Non posso che ripoortare quanto pubblicato sulla locandina:

“L’effervescente musicalita’, il virtuosismo strabiliante come raffinato strumento sempre al servizio dell’espressivita’, l’intenso lirismo e la bellezza del suono sono solo alcuni elementi che hanno reso Sergej Krylov uno dei piu’ rinomati artisti del panorama internazionale”

Questo violinista russo ci ha regalato due ore di splendido concerto, dirigendo l’orchestra dei Pomeriggi Musicali.

Il teatro era pieno e gli sono stati tributati lunghi e calorosi applausi.

Ragazzi di Vita

Piccolo Teatro Milano

Creazione corale e struggente, Ragazzi di vita, dal romanzo di Pasolini, porta in scena un brulichio di voci e corpi che parlano in romanesco e trascorrono le giornate nelle borgate, in cerca di qualche lira e di nuovi passatempi.
È Roma come la leggeva Pasolini negli anni Cinquanta del boom dopo essere approdato a Roma, carico del dolore causato dalla radiazione dal Pci, dall’allontanamento dall’insegnamento in una scuola media, dalla separazione dall’amato Friuli della giovinezza.
Con grande fedeltà al testo originale, Emanuele Trevi scrive una drammaturgia che restituisce in tutta la sua incisività la lingua pasoliniana e rafforza il legame tra teatro, letteratura, identità di una città.